sia corretto dire che convenga aspettare la fine della stagione estiva per comprare perché sicuramente chi non ha venduto abbasserà i prezzi.
Questa convinzione è un retaggio del periodo precedente il Covid, quando i prezzi diminuivano di anno in anno fin dalla crisi delle banche americane del 2008 ed effettivamente più si aspettava e più diminuivano.
Ovviamente in uno scenario al ribasso come quello, i proprietari che non erano riusciti a vendere neanche nel periodo migliore, che per le case al mare è tra marzo ed ottobre, a fine stagione si sentivano obbligati ad abbassare i prezzi per invogliare una domanda di case al mare che nel periodo invernale sarebbe già naturalmente diminuita sensibilmente figuriamoci in un periodo di scarse vendite.
Nel post Covid invece è cambiato tutto, la domanda di case al mare, soprattutto con determinate caratteristiche (spazi esterni e vicinanza al mare principalmente) è esplosa e si è venduto di tutto.
E così questi ultimi anni di vendite, non supportate da altrettante nuove costruzioni, vuoi per la mancanza di spazio edificabile, vuoi per i costi alle stelle dei materiali, hanno determinato una penuria degli immobili con le caratteristiche più richieste a fronte di una domanda che non è mai calata.
Questo determina che, continuando le compravendite, ogni mese che passa ci siano sempre meno immobili in vendita con le caratteristiche più richieste e quelli che rimangono costano sempre di più per la legge della domanda e dell’offerta.
Ecco perché non è una buona idea aspettare, perché tra qualche mese ci saranno ancora meno case in vendita dato che molte altre saranno vendute nel frattempo e tutto fa supporre che quelle che rimarranno costeranno ancora di più.
Vito Desanguine
09 Luglio 2025